Aria Mossa: Cassitta e Piredda raccontano il carcere di San Sebastiano – Sassari, 9 maggio

Aria Mossa: Cassitta e Piredda raccontano il carcere di San Sebastiano – Sassari, 9 maggio

Venerdì 9 maggio alle 18.30, l’Ex-Ma.Ter di Sassari ospita un nuovo appuntamento del festival Liquida, promosso dal Comune di Codrongianos e Lìberos. Protagonisti dell’incontro saranno Giampaolo Cassitta e Pier Luigi Piredda, autori del saggio Aria Mossa (Il Maestrale), che ripercorre i drammatici eventi del 3 aprile 2000 all’interno del carcere di San Sebastiano, dove una protesta pacifica si trasformò in una vicenda di violenza e soprusi.

Il libro dà voce a detenuti, familiari, operatori e testimoni di quei giorni, mettendo in luce una verità rimasta troppo a lungo sottotraccia. Durante l’incontro interverranno anche il sindaco Giuseppe Mascia, il senatore Ettore Licheri, il direttore de La Nuova Sardegna Giacomo Bedeschi e l’educatore Paolo Bellotti. Coordina Pier Luigi Rubattu, con la partecipazione di Mauro Cossiga e del Collettivo Clip.

La serata è realizzata con il supporto del Comune di Sassari, dell’Accademia di Belle Arti Mario Sironi, del festival Ammajare, dell’associazione Intrecci culturali e della libreria Koinè Ubik. Aria Mossa è una riflessione profonda sul diritto, la memoria e la responsabilità civile, firmata da due autori con lunga esperienza nel mondo penitenziario e giornalistico.


Info per partecipare:
📍 Ex-Ma.Ter, Sassari
🗓️ Venerdì 9 maggio 2025
🕕 Ore 18:30
🔗 Programma completo e aggiornamenti su www.liquidafestival.com

L’opera. Cosa è accaduto dentro il carcere di San Sebastiano a Sassari il 3 aprile del 2000? Perché, in un luogo dove l’aria è immobile da anni, qualcosa improvvisa­mente si agita fino a diventare protesta, ri­chiesta di aiuto, disperata ricerca di una soluzione che non arriva? E cosa racconta­no quelle macchie di sangue rappreso nel­la “rotonda”, nella sala colloqui, nelle cel­le e nei corridoi? E quei silenzi provenien­ti dalle stanze del potere? Tutto parte da una lettera che arriva nelle mani di un pe­nalista, di un giornalista e della magi­stratura che decide di varcare quelle mu­ra, con determinazione. E lì dentro si sco­pre un’atroce verità: una storia dura, diffi­cile da raccontare. Una storia sbagliata.
Venticinque anni dopo, quelle voci torna­no a farsi sentire. C’è il giornalista che per primo ascoltò madri e mogli che urlavano domande e pretendevano risposte sui loro figli e mariti. C’è l’educatore del carcere di Alghero, che si trovò davanti, tra i carcera­ti, il Provveditore dell’amministrazione penitenziaria e diversi poliziotti. Ci sono le testimonianze delle donne, dei detenu­ti, degli avvocati, tutti uniti dalla volontà di spezzare il silenzio e restituire dignità a chi l’ha perduta. Di voce in voce, come in un romanzo, la verità riemerge. L’aria pe­sante si muove, si trasforma, disegna un nuovo quadro che, nel ricordo, ci aiuta a comprendere. 

Giampaolo Cassitta (Oristano 1959) è stato educatore all’Asinara dal 1985 al 1998. Successivamente è stato dirigente nei Centri Giustizia Minorile. Ha scritto i romanzi sull’Asinara Il rumore del silenzio (2001), Supercarcere Asinara (2002) e C’era una volta all’Asinara (2023), tutti pubblicati da Frilli editori, e il saggio sui sequestri di persona La zona grigia, cronaca di un sequestro di persona (Condaghes, 2010). Tra gli altri suoi romanzi, Il giorno di Moro (2006, Frilli), Il piano zero (2011), Le destinazioni del cielo (2014), la biografia di Padre Salvatore Morittu Gli ultimi sognano a colori (2016, Premio Franco Putzolu), Dolci, sante e marescialli (2017), Domani è un altro giorno (2020, premio Catania) Sulla collina. 50 storie di pandemia (2020, e-book) e La legge di Donna Matilde (2025). È editorialista de «La Nuova Sardegna» e direttore artistico dei festi­val Genera e Ammajare.Pier Luigi Piredda (Sassari 1957). Giorna­lista professionista dal 1983, ha sempre lavorato per il quotidiano «La Nuova Sardegna», chiudendo la carriera da responsabile della reda­zione di Nuoro. Ha scritto di cronaca seguendo per il giornale i fatti più importanti accaduti in Sardegna e non solo. Ha raccontato faide, omici­di, sequestri di persona e le catture di pericolosi latitanti. Ha anche seguito la tragedia della Mo­by Prince e la strage di Palermo in cui morirono il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. Ha raccontato il dopoguerra in Bo­snia con reportage da Sarajevo. Con la fotografa Elisabetta Loi, ha pubblicato Sotto il cielo di He­rat (Carlo Delfino 2013), dove ha raccontato la missione della Brigata Sassari in Afghanistan. Nel 2000 ha ricevuto la menzione d’onore al Pre­mio di giornalismo Lao Silesu per i servizi sul pe­staggio nel carcere di San Sebastiano a Sassari.

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